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ARCADIA E APOCALISSE
Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni
Ideazione e cura di Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci
Sezione della fotografia a cura di Maria Francesca Bonetti

PALP Palazzo Pretorio Pontedera

Da sabato 18 gennaio si terranno i laboratori per bambini dai 6 ai 14 anni
Sono aperte le iscrizioni

Il fascino del paesaggio è sempre stato avvertito in modo speciale dagli artisti: dipingendo all’aperto o lavorando nella quiete dei propri studi, lo hanno studiato e interpretato in vari modi, osservandone i colori, la luce, le ombre, arricchendolo di richiami e significati simbolici, oppure caricandolo di una particolare visione del mondo, individuale o legata al sentimento collettivo di una certa epoca e cultura. Le loro opere attestano le trasformazioni profonde che nel tempo hanno visto il paesaggio alterare la propria identità. I nostri occhi assistono oggi a cambiamenti via via più radicali e repentini a causa di tecnologie sempre più avanzate che, oltre a modificare la morfologia dell’ambiente in cui intervengono, rischiano di rompere equilibri che la natura ha costruito nel corso di interi millenni. Tante le spie che avvertono dei pericoli a cui andiamo incontro, non ultimi i cambiamenti climatici. E, davanti a noi, un’unica alternativa, avere cura dell’ambiente in cui viviamo.

Questa la nota costante dei laboratori per bambini e ragazzi tra i 6 e i 14 anni, che da sabato 18 gennaio ore 16.00, a cadenza mensile, l’associazione culturale Libera Espressione proporrà al PALP Palazzo Pretorio di Pontedera, in occasione della mostra Arcadia e Apocalisse. Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni, aperta sino al 26 aprile 2020, ideata e curata da Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci e promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera, dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Pisa, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana.

La “rivoluzione” fotografica dà il titolo al primo laboratorio che propone ai giovani partecipanti un percorso in cui si analizzeranno i cambiamenti nell’arte e nelle tecniche artistiche dopo l’avvento delle riproduzioni fotografiche, scoprendo insieme le nuove forme comunicative per la rappresentazione del paesaggio susseguitesi dopo la pittura. I bambini saranno stimolati a scovare le differenze tra foto e dipinti di paesaggi conosciuti e poi potranno produrre elaborati a tecnica mista, servendosi di immagini fotografiche.

Seguiranno domenica 16 febbraio, ore 10.30, Natura da guardare e da utilizzare, un laboratorio in cui ci si servirà della natura e dei materiali che mette a disposizione per provare a ricostruire un paesaggio ideale, e sabato 14 marzo, ore 16.00, Prima e dopo in cui, dopo la visita all’esposizione, si inviteranno i partecipanti a rilevare, osservando immagini conosciute, le trasformazioni naturali e antropiche di diversi tipi di paesaggi, provando a riprodurre con tecniche a scelta dei cambiamenti, possibili o di fantasia.
In chiusura, domenica 19 aprile, ore 10.30, Da paesaggi a mappe, un percorso che, attraverso l’uso di tecniche artistiche ma anche di strumenti cartografici, vedrà i bambini ricostruire gli ambienti immaginari dei quadri, provando ad immaginare come potrebbero apparire visti dall’alto, disegnati su una mappa.