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Al PALP per quattro anni.

Sono giunta a termine del mandato amministrativo conferitomi nel 2016 dal Sindaco Millozzi -che ringrazio della fiducia accordatami- e sento la necessità di fare una rendicontazione pubblica del
lavoro svolto dal consiglio di amministrazione che è stato sempre presente ed ha seguito con impegno -da volontari- le attività che sono state realizzate in questi anni.
Un ringraziamento particolare va al dottor Andrea Modesti senza il quale non sarebbe stato possibile realizzare tutte le attività svolte, non solo perchè ha cercato di raccogliere finanziamenti cospicui per la fattibilità di ogni mostra ma anche per la competenza verso la materia, l’impegno nella scelta dei curatori e la presenza costante che ha assicurato nei giorni di apertura delle mostre nonchè le relazioni importanti che ha costruito con tanti partners.
Debbo anche sottolineare l’impegno dei tanti volontari dell’associazione Crescere Insieme che in questi anni hanno garantito la presenza numerosa nei momenti di maggior difficoltà (montaggio e smontaggio delle mostre, inaugurazioni, ecc) ed una presenza costante per la sorveglianza di alcune sale espositive andando così a diminuire il carico di spesa che sarebbe stato necessario per la sorveglianza del patrimonio esposto.
Sento il bisogno anche di ringraziare il personale assunto dalla Fondazione, sia quello a tempo determinato, sia quello a tempo indeterminato che con attenzione, impegno e ore aggiuntive non retribuite hanno permesso la realizzazione di queste 5 splendide mostre.
Un grazie grandissimo va a Silvia Guidi ed a Grazia Marchetti che dagli uffici dell’amministrazione comunale ci hanno supportato soprattutto alla partenza di questo percorso.
E sugli sponsor privati voglio spendere qualcosa in più di un semplice ringraziamento. Senza i loro finanziamenti queste mostre non sarebbe stato possibile realizzarle; con il loro contributo, per alcuni costante nei quattro anni di esperienza, hanno dimostrato l’attaccamento al territorio in cui abitano o lavorano, la voglia di contribuire ad un patto di comunità culturale che deve crescere per raccogliere le sfide anche economiche che questi tempi ci impongono.

Questi sponsor si sono dimostrati i primi veri amici del palazzo Pretorio perchè ne hanno capito il valore culturale, politico e forse anche economico che può assumere nel tempo nella città e nella Valdera.
Come vedete tante sono le persone che hanno creduto in questa sfida che il sindaco Millozzi mi ha lanciato quando mi ha chiesto di fare di Palazzo Pretorio un centro culturale di altissima qualità che
portasse a Pontedera visitatori provenienti da fuori città . Un mandato non facile perchè nuovo per la città in un palazzo appena riaperto e non conforme alle norme per ospitare grandi mostre.
Un mandato non facile anche perchè noi eravamo la prosecuzione della Fondazione Pontedera Teatro, che pur essendosi spostata come attività teatrale a Firenze lasciava a noi in eredità alcuni
problemi da risolvere in un bilancio in perdita.
Ho accettato la sfida, o meglio l’abbiamo accettata insieme con Andrea per fare nel PALP delle attività di eccellenza nel panorama nazionale delle mostre d’arte.
Andrea vi illustrerà i risultati di queste quattro mostre nei numeri, (la quinta era ad ingresso gratuito e non abbiamo rilevato i numeri); io posso dirvi che l’impegno, le fatiche, le preoccupazioni non
sono state poche, i risultati -anche in termini di risonanza sui media e sulla stampa- però ci hanno ripagato e dato soddisfazioni.
Tre considerazioni, a parer mio importanti per dare seguito alle attività al PALP; la prima: mantenere queste esperienze perché per consolidarsi e vedersi riconosciute in un circuito nazionale dedicato all’arte hanno bisogno di più anni di attività (quattro sono molto pochi sebbene abbiamo riscontrato che ci sono stati dei visitatori che si sono presentati puntualmente ad ogni
mostra); la seconda: continuare a costruire sinergie con le eccellenze del territorio intorno. Noi abbiamo collaborato con il museo Piaggio, la Scuola Superiore Sant’Anna e soprattutto con la Fondazione Pisa -Palazzo Blu -. Ma questo non basta perché la mostra va collegata con tutte le realtà culturali e produttive del territorio provinciale per incrementare i rapporti e creare lavoro comune: chi viene a visitare la mostra può spostarsi in Valdera ed in provincia per visitare altri siti o partecipare ad eventi in ogni periodo dell’anno anche perché il Palazzo va aperto sempre; la terza riguarda la comunicazione: noi ci siamo rivolti ad una agenzia Fiorentina che ha svolto un ottimo lavoro con la stampa ed i social guidandoci anche in alcuni aspetti per noi sconosciuti.
La comunicazione di cui parlo però non è questa ma di una “comunicazione politica” che ci porti oltre Pontedera e la Valdera: c’è la necessità per tutto questo settore di uscire dal localismo per guardare lontano stabilendo rapporti importanti e partecipando ad iniziative di promozione dei territori. Per questo servono forze umane, risorse economiche e idee innovative.
Termino questo mio impegno di volontariato culturale per la città soddisfatta: i numeri (complessivamente intesi) ci hanno ripagato delle scelte coraggiose fatte ed il bilancio 2019 della Fondazione Pontedera per la Cultura si chiude con un piccolo utile.

Grazie a chi ha creduto nel nostro lavoro.

Daniela Pampaloni
Presidente Pro-tempore della Fondazione.
Pontedera 12 giugno 2020